Dopo Sky, Hotel Portofino è sbarcato anche su Rai Uno. La nuova serie TV della produzione britannica Eagle Eye Drama ambientata nella Liguria di inizio anni Venti sta conquistando sempre più pubblico.
Uno straordinario palcoscenico per gli scorci dell’italian riviera, fra Portofino, Santa Margherita Ligure e Rapallo, protagonisti in una serie nata per diventare prodotto globale. Già sugli schermi in Australia, Hotel Portofino è “on air” anche in Inghilterra, Stati Uniti e nel resto d’Europa.
Il progetto è nato grazie all’azione lanciata durante il Digital Fiction Festival “Liguria Terra da Fiction”, il BtoB di GLFC, nato per far conoscere il territorio, ancora prima che si scrivano le sceneggiature e per stimolare le produzioni a realizzare progetti concepiti specificamente per la Liguria, oltre ad ambientare soggetti preesistenti. Inoltre Hotel Portofino ha beneficiato dei contributi del Bando dell’Audiovisivo di Regione Liguria.
"Dopo i successi di Petra e Blanca, la Liguria torna protagonista della scena televisiva con l’incanto della riviera ligure di "Hotel Portofino", il dramma familiare ambientato negli anni '20 - spiega l'assessore allo Sviluppo economico di Regione Liguria Andrea Benveduti - Ben contenti di aver contribuito a portare sul territorio una società estera, che si è avvalsa per la produzione esecutiva di società locali, con 18 giornate di riprese, dimostrando ancora una volta come il settore dell'audiovisivo sia un reale motore di sviluppo economico, oltreché incentivo all'occupazione e alla valorizzazione della nostra cultura e del nostro territorio".
Le riprese sono state realizzate fra Portofino, Rapallo, Santa Margherita Ligure e Genova. «Abbiamo collaborato molto bene con la produzione esecutiva che ha curato le riprese in Liguria. È stato creato ad hoc un team con oltre 25 tecnici e produttori di prim’ordine, affiancato da circa 40 ruoli, fra attori e comparse. Senza dimenticare l’apporto, in termini di indotto, costituito dall’ospitalità e dai servizi di supporto, come i noleggi e i trasporti. Tutti liguri al 100% - sottolinea Cristina Bolla -. E questo per noi è motivo di orgoglio: come GLFC siamo certamente entusiasti nel vedere al lavoro il nostro territorio con i suoi professionisti; peraltro con ottimi risultati, apprezzati tanto dal regista quanto dalla crew inglese che si è aggiunta alla produzione italiana». Quindi risultati importanti anche sotto il profilo delle ricadute economiche dirette e della creazione di lavoro per il tessuto produttivo locale.
BP